Frequently Asked Questions

SeaWatcher

SeaWatcher è una nuova piattaforma digitale composta da una app per smartphone con sistemi operativi Android o iOS, e da un sistema di gestione dei dati in ambiente Web.

SeaWatcher serve a segnalare rifiuti spiaggiati, galleggianti o sommersi, e specie marine di interesse conservazionistico, tramite un approccio di Citizen Science (la partecipazione volontaria dei cittadini ad attività di ricerca scientifica).

Il progetto SeaWatcher è stato realizzato nell’ambito del Piano d’Azione per il Mediterraneo delle Nazioni Unite, da parte Centro d’Azione Regionale per l’Informazione (INFO/RAC), di cui l’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA) garantisce la gestione.

Come funziona

La app funziona in modo semplice e intuitivo. Dopo una registrazione che chiede poche informazioni (nome, cognome e indirizzo e-mail), è possibile immediatamente inviare segnalazioni di rifiuti o di organismi marini, supportando così l’attività del Piano d’Azione per il Mediterraneo delle Nazioni Unite.
Le segnalazioni che inviate confluiscono in un databasee dopo essere state verificate da esperti, , contribuiscono aforniscono una solida base di dati sui quali pianificare azioni e interventi attivi mirati laddove sia necessario.
Il sito di SeaWatcher, oltre a tenervi sempre aggiornati sulle iniziative in essere, vi consente di visualizzare le segnalazioni fatte da voi e dagli altri utenti.

I rifiuti marini

I rifiuti marini sono materiali solidi fabbricati o trasformati (ad esempio plastica, vetro, metallo e legno) che, in qualche modo, finiscono nell'ambiente marino. Circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti finiscono oggi nei mari e negli oceani. Si va dalle plastiche di dimensioni microscopiche, ai sacchettti di nylon, a copertoni di automobile o elettrodomestici.
I rifiuti marini, la plastica in particolare, costituiscono una minaccia non solo per la salute dei mari e delle coste, ma anche per l’economia e le comunità. I rifiuti, siano essi galleggianti, spiaggiati o sommersi, possono creare diversi problemi, come ad esempio a causa dell’ingestione da parte degli organismi marini, o tramite l’emissione di sostanze nocive, dannose anche per l’uomo.
Perchè i dati possono essere usati dagli organi competenti per pianificare attività di intervento mirate, e quindi più efficaci.

Le specie rare

Le specie rare sono quelle specie che hanno un numero limitato di individui, e per cui possono essere più facilmente a rischio di estinzione per perturbazioni ambientali anche limitate.

Perchè i dati possono consentire alle istituzioni la pianificazione di strategie di conservazione più efficaci, in quanto basate su un quantitativo di dati maggiore, e costantemente aggiornato.

Le specie aliene

Le specie aliene sono specie non native del Mediterraneo, che sono state introdotte dall’uomo volontariamente o involontariamenteAd esempio, molte specie del Mar Rosso sono confluite nel Mediterraneo grazie all’apertura del canale di Suez.

Le specie aliene non sono “cattive”. Alcune tra le specie aliene che si insediano con successo nell'area in cui vengono introdotte, si diffondono in maniera rapida causando gravi danni alle specie e agli ecosistemi originari di quel luogo, spesso accompagnati da ricadute economiche e problemi sanitari. Queste specie sono definite specie aliene invasive. La loro presenza può interferire con il funzionamento degli ecosistemi di cui non fanno parte, a volte sostituendo specie locali, a volte entrando in competizione con loro. Questo può causare danni ecologici, ma anche economici (come nel caso in cui vadano a sostituire specie di pesce pregiate per il commercio umano).
Perchè è estremamente importante per ricercatori e enti di gestione essere costantemente aggiornati sulla presenza di queste specie, al fine di sviluppare efficaci strategie di contrasto alle invasioni, e di mitigazione dei loro effetti.

E la privacy?

All’atto della registrazione nel sistema vengono richiesti pochi semplici dati: nome, cognome ed e-mail. Questi dati non saranno divulgati a nessuno, e anche nelle segnalazioni pubblicate sul sito comparirà solo il nome, senza cognome o email. Questi saranno accessibili solo agli esperti che dovessero contattarvi per chiedere eventuali chiarimenti su segnalazioni particolarmente importanti.
Le vostre segnalazioni saranno rese disponibili, una volta verificare, con licenza Creative Commons 4.0 BY. Faranno parte di un database dedicato alla tutela del Mediterraneo e della sua biodiversità.

E se...

…non mi funzionasse la app? Scrivete una email all’indirizzo: seawatcher@info-rac.org

…non mi funzionasse il sito? Scrivete una email all’indirizzo: seawatcher@info-rac.org

…volessi saperne di più? Scrivete una email all’indirizzo: seawatcher@info-rac.org